Mi piace molto riconoscermi nelle mie figlie e, insieme, sentire che loro ce la mettono tutta per essere diverse da me (…) io le guardo e vedo, a volte con compiacimento, a volte con allarme, me stessa nei loro corpi, nella tonalità della voce.
Hai letto Donne che corrono coi lupi, di Clarissa Pinkola Estes? Se non lo hai letto, te lo consiglio. Lei analizza le fiabe per spiegare molti comportamenti delle donne, in particolare esalta la donna selvaggia e suggerisce una nuova visione. Per me è un libro bellissimo, di quelli da leggere e rileggere più volte.
Grazie Paola :) si, quel libro è un must. Mi fai anche ricordare che molti anni fa avevo partecipato ad una trasmissione radio universitaria e si partiva proprio da “Donne che corrono coi lupi” per arrivare alla serie “Once upon a time”.
Bianca come neve rossa come fuoco mi ha fatto pensare a Sant'Agata che proprio oggi si festeggia. Stamattina presto giravo per la città alla ricerca di immagini della festa e pensavo ai garofani che la adornano nei giorni di festa. Rosa scuro, simbolo del martirio, prima. Bianchi, simbolo di purezza, dopo. Che potenza, i simboli, in tutte le storie, in tutte le ere
Hai detto bene: L’invenzione occasionale è proprio un libro delle risposte. Penso di non aver mai letto niente di più vero sulla maternità di quello che scrive Ferrante
Bellissima lettura. Peccato che mi ha fatto quasi scendere una lacrimuccia perché io sono la figlia del “non sei come me” e non la vivo abbastanza bene. Ma i libri e le esperienze degli altri mi aiutano a tenere duro e a guardare altrove, dove non si vede. Infatti ho salvato nella mia wishlist i libri che hai citato. Complimenti 🤍
Che bello! E quanta tenerezza in quel che racconti e, soprattutto, in quei passi lenti e naturali di una scoperta capace, pian piano, di spegnere molte inquietudini e molti tormenti.
Ma quanto è bello e salutare parlare del rapporto con le nostre madri e riuscire ad analizzarlo nel contesto di una società fino all'orlo nel patriarcato? Da quando ho voluto iniziare a capire di più mia madre, osservandola nel suo essere donna (e non solo "mamma"), il nostro rapporto è cambiato. E secondo me stiamo meglio entrambe perché ci incontriamo da pari e con una base di esperienze comuni.
Grazie, Serena, per gli utilissimi spunti (vado a cercare "L'invenzione occasionale")
Ciao Serena, ho segnalato l'argomento della tua newsletter al mio gruppo di donne. Tengo un laboratorio di scrittura autobiografica a Firenze, Molte hanno anche figlie femmine e molti conflitti con le madri. In questo mi ci metto anche io, un tempo odiavo che mi si dicesse "sei come lei", ora credo di riconoscermi sempre di più in mia madre e rimpiango che se ne sia andata troppo presto. Ma per tornare alle donne del laboratorio, perché sono solo donne quelle che hanno il coraggio di mettersi in gioco, alle donne sono piaciute moltissimo le tue parole e ne è nato un dibattito molto produttivo. per questo ti ringrazio di quello che hai scritto, io non lo avrei certamente saputo fare. Ada
Mia madre mi dice spesso che io NON sono come lei, e lo dice come complimento: pensa che io sia riuscita a superare quelli che ritiene limiti del suo carattere, che sia riuscita a fare cose che mi rendevano felice senza preoccuparmi troppo degli altri. La verità è che se pure l'ho fatto è stato grazie a lei, a come mi ha educata, a come mi ha sempre parlato, ai principi che mi ha insegnato. Dovrei dirglielo più spesso, quando le sono grata...
Hai letto Donne che corrono coi lupi, di Clarissa Pinkola Estes? Se non lo hai letto, te lo consiglio. Lei analizza le fiabe per spiegare molti comportamenti delle donne, in particolare esalta la donna selvaggia e suggerisce una nuova visione. Per me è un libro bellissimo, di quelli da leggere e rileggere più volte.
Bello il tuo articolo.
Grazie Paola :) si, quel libro è un must. Mi fai anche ricordare che molti anni fa avevo partecipato ad una trasmissione radio universitaria e si partiva proprio da “Donne che corrono coi lupi” per arrivare alla serie “Once upon a time”.
Bianca come neve rossa come fuoco mi ha fatto pensare a Sant'Agata che proprio oggi si festeggia. Stamattina presto giravo per la città alla ricerca di immagini della festa e pensavo ai garofani che la adornano nei giorni di festa. Rosa scuro, simbolo del martirio, prima. Bianchi, simbolo di purezza, dopo. Che potenza, i simboli, in tutte le storie, in tutte le ere
Ho visto le immagini, grazie per aver condiviso queste magiche atmosfere.
Hai detto bene: L’invenzione occasionale è proprio un libro delle risposte. Penso di non aver mai letto niente di più vero sulla maternità di quello che scrive Ferrante
La nostra Bibbia personale <3
Questo numero è stupendo.
Grazie davvero ♥️
Bellissima lettura. Peccato che mi ha fatto quasi scendere una lacrimuccia perché io sono la figlia del “non sei come me” e non la vivo abbastanza bene. Ma i libri e le esperienze degli altri mi aiutano a tenere duro e a guardare altrove, dove non si vede. Infatti ho salvato nella mia wishlist i libri che hai citato. Complimenti 🤍
Siamo tantissime e parlarne tra noi è la nostra grande ricchezza. Grazie a te per la lettura, davvero.
Che bello! E quanta tenerezza in quel che racconti e, soprattutto, in quei passi lenti e naturali di una scoperta capace, pian piano, di spegnere molte inquietudini e molti tormenti.
Grazie, Serena ❤️
Grazie a te Emanuela per il tempo che mi hai dedicato 🥰
Ma quanto è bello e salutare parlare del rapporto con le nostre madri e riuscire ad analizzarlo nel contesto di una società fino all'orlo nel patriarcato? Da quando ho voluto iniziare a capire di più mia madre, osservandola nel suo essere donna (e non solo "mamma"), il nostro rapporto è cambiato. E secondo me stiamo meglio entrambe perché ci incontriamo da pari e con una base di esperienze comuni.
Grazie, Serena, per gli utilissimi spunti (vado a cercare "L'invenzione occasionale")
È proprio vero, ad un certo punto le vediamo. Le vediamo davvero e tutto cambia. Grazie a te Nina:)
Ciao Serena, ho segnalato l'argomento della tua newsletter al mio gruppo di donne. Tengo un laboratorio di scrittura autobiografica a Firenze, Molte hanno anche figlie femmine e molti conflitti con le madri. In questo mi ci metto anche io, un tempo odiavo che mi si dicesse "sei come lei", ora credo di riconoscermi sempre di più in mia madre e rimpiango che se ne sia andata troppo presto. Ma per tornare alle donne del laboratorio, perché sono solo donne quelle che hanno il coraggio di mettersi in gioco, alle donne sono piaciute moltissimo le tue parole e ne è nato un dibattito molto produttivo. per questo ti ringrazio di quello che hai scritto, io non lo avrei certamente saputo fare. Ada
Sono io che ringrazio te ♥️🥹 un abbraccio a te e a tutte le donne del tuo gruppo, deve essere meraviglioso farne parte.
Mia madre mi dice spesso che io NON sono come lei, e lo dice come complimento: pensa che io sia riuscita a superare quelli che ritiene limiti del suo carattere, che sia riuscita a fare cose che mi rendevano felice senza preoccuparmi troppo degli altri. La verità è che se pure l'ho fatto è stato grazie a lei, a come mi ha educata, a come mi ha sempre parlato, ai principi che mi ha insegnato. Dovrei dirglielo più spesso, quando le sono grata...
Mi commuove questo commento 🥹 grazie davvero